giovedì 23 marzo 2017

MUSCOLARE VS. E-BIKE: IL TEST DELLA E-CRAFTY R E LA SCOPERTA DI UN NUOVO MODO DI FARE MTB


Come già scritto in molte anteprime su questo test, ritengo che la prova di una e-mtb sia una tappa necessaria che ogni mtb addicted dovrebbe fare.
E' realmente una esperienza unica, in grado di abbattere quei limiti che ogni biker con poco tempo (o poca voglia) di allenarsi possiede.
Premetto, il sottoscritto si ritiene una persona poco allenata; le mie uscite in mtb si riducono (a causa del lavoro) per lo più nel fine settimana e lavorando nel centro di Brescia non mi passa minimamente nel cervello la voglia di prendere la bici per farmi i 10 km di salita della Maddalena.
Partendo da questa premessa, mi sono chiesto quale potesse essere il miglior modo per provare una e-mtb ed allo stesso tempo rendere efficace il test per chi lo leggesse.
Ebbene ho condito questi ingredienti:
- testare la bici confrontandosi con un forte atleta;
- eseguire il test su un terreno variegato (salita, salita tecnica, discesa, discesa tecnica);
- eseguire il test in un breve periodo di tempo, in questo caso il lasso di una pausa pranzo;
- filmare l'uscita in modo che il lettore veda effettivamente lo sforzo dell'atleta che mi precede e la possibilità data dalla pedalata assistita di godersi l'uscita
Quindi, il test è stato eseguito confrontandosi con Gianluca Romano (aka il Giangi) alla guida della Dune da sogno ufficiale del team GB RIFAR MONDRAKER, nelle variegate colline della Franciacorta, più precisamente nei pressi del Monte Orfano, utilizzando l'e-mtb Mondraker Crafty R+ .

LA BICI

Poche parole vanno spese per questo splendido mezzo, anche perché sui vari siti vi hanno già fatto una zuppa che la metà ne basta. 
Vi basti sapere che funziona realmente bene, è una Mondraker in tutto e per tutto con il suo noto sistema sospensivo dalle marcate tipicità race.
La Crafty è alimentata da un motore Bosch sinonimo di garanzia e affidabilità.
E' una bici molto divertente, facile da guidare e leggera.
Avete letto bene...LEGGERA...perché il maggiore peso dato dal motore scompare nella guida.
Unico difetto riscontrato è rappresentato dal fatto che nella discesa tecnica, con pietre affioranti, la bicicletta tende ad impattare con il suolo.

LA PROVA

Il test è stato registrato su Strava (CLICCA QUI), potete quindi verificare da soli la bontà dell'allenamento e gli eccezionali risultati ottenuti.
Ho chiesto al Giangi di eseguire l'uscita come se fosse un suo normale allenamento, proprio per vedere se riuscivo a sostenere il suo ritmo.
Il video parla da solo.
Grazie alla Crafty sono riuscito a non perdere mai il contatto e credetemi (si vede molto bene), con un atleta come Giangi non è cosa facile (pedala sempre!!!!!).
Insieme abbiamo affrontato diverse situazioni tipiche del moderno mtb o, se vi piace di più, dell'enduro.
In ogni caso, non ho mai perso di vista il mio "avversario".
Insomma, la prova è stata entusiasmante...davvero...e spero che tale entusiasmo arrivi anche a voi attraverso le immagini.

CONSIDERAZIONI

Ciò che mi limito a scrivere e vorrei che venisse preso in considerazione, sono le seguenti conclusioni:
- la e-bike rappresenta un nuovo modo di interpretare la mtb e forse è l'unica vera innovazione da un po di anni a questa parte;
- è un utile se non indispensabile strumento per chi non ha tempo di allenarsi come si vorrebbe/dovrebbe. Permette  di non rinunciare ad uscite in risicati limiti di tempo; di non rinunciare ad uscite con amici più allenati; di ampliare le distanze di un uscita; di raggiungere posti magari proibitivi per l'eccessiva pendenza.
- E' un utile strumento per chi è allenato: chi ha una buona gamba, amplierà il suo chilometraggio ed in ogni caso andrà sempre più forte di chi una buona gamba non l'ha.
- E' ottima per allenarsi: ragazzi si tratta pur sempre di una bici, non di un motorino. Se non fai girare le gambe non si muove!!!! Certo, con la e-bike eviti di andare fuori soglia o di arrivare alla fine di una salita impiccato.
Tutti e solo punti positivi? No, ovviamente. A mio parere la e-bike ha due grossi limiti:
1) il prezzo che è elevato, la Crafty in prova si aggira sui € 5000.
2) Soprattutto...credo che il maggiore ostacolo alla diffusione di questo tipo di mtb, sia rappresentato dalla ritrosia di molti di guidare un mezzo cui la pedalata è assistita.
Credo sia un limite mentale e culturale.
Ma io mi chiedo...se si hanno le possibilità economiche, perché privarsi di un mezzo che può abbattere i propri limiti, facendo scoprire nuovi percorsi, facendo provare nuove emozioni,  che migliora il modo di allenarsi?

Non mi resta altro che lasciarvi al videotest.
Spero che gradiate.

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