lunedì 22 ottobre 2018

CAMBIO DI PELLE



Salve a tutti, questo blog che mi ha dato tante soddisfazioni, cambia pelle e si trasferisce su un altra piattaforma.
Da oggi potete trovare tutto ciò che avete trovato su queste pagine e altro ancora cliccando su:

http://ruoteapedali.it

Buona lettura

sabato 30 giugno 2018

MATTEO RAIMONDI: LEONI DA TASTIERA E CRONISTI DA QUATTRO SOLDI



Il caso di Matteo Raimondi, positivo all'antidoping dell'enduro di Santa Margherita Ligure ha rappresentato l'occasione per molti leoni da tastiera di dare libero sfogo alla loro "forza bruta".
Ovvio che essa sia una forza predicatrice, redarguitrice e disfattista, mossa e fomentata (oltre che da una innata propensione) dal modo in cui molti forum, siti, blog, hanno riportato la notizia.
A detti eroi, vorrei ricordare che in una società civile il concetto di colpevolezza non si può fondare su parziali notizie flash, bensì, sul contraddittorio.
All'uopo appare oggi su molti social la lettera di Raimondi che, ridimensiona l'accaduto.
Sempre doping è, di certo, ma quale sia la sostanza e la ragione del dopaggio fanno apparire la questione sotto un altra luce.
Concludo complimentandomi  con quei cronisti sportivi che scrivendo su testate con un numeroso seguito e forum stile "open bar" hanno alimentato polemiche e illazioni. A loro, dal mio modesto punto di vista, ricordo di ripassarsi un poco le basilari regole della cronaca, in primis, l'imparzialità e l'accertamento della notizia, di certo a scapito del sensazionalismo da Novella 2000.
Sto difendendo Raimondi? No di certo. Sto difendendo la correttezza.

giovedì 12 aprile 2018

CAMICIA ALPINESTAR SLOPESTYLE



Quest'oggi vi voglio parlare di questo ottimo prodotto della nostra italiana Alpinestar.
Il nome dell'articolo in realtà è Freeride, ma, da tutti viene è conosciuta come la camicia da slopestyle.
Bhe...iniziamo con il dire che è un indumento veramente stiloso, di certo un must have per frequentatori di bike park e per chi si è un po' stufato delle solite maglie più o meno tecniche.
E' un capo a se' che si addice bene sopra ogni tipo e marca di pantaloni.
Fin qui, la descrizione visiva e superficiale che risulta riduttiva considerate le tante pregerie tecniche che nasconde.
Nella realtà, questa camicia si presta a molteplici utilizzi. Non è un capo esclusivamente orientato al gravity (anche se ne trae origine ed ispirazione). Infatti, il tessuto antivento e traspirante, ne rende ideale l'utilizzo in sostituzione dei soliti giubbini per xc/am, rispetto ai quali a mio parere ha una vestibilità migliore e molte tasche in più.
Sempre descrivendo il tessuto, è antistrappo, antivento e resistente alla pioggia (la possiedo da ottobre 2017 e credetemi che ne ha vista molta).
La parte anteriore e quella a contatto con le spalle è internamente foderata con una rete che ne favorisce la dispersione del sudore verso l'esterno.

Sulla schiena il tessuto è più leggero e traspirante a differenza di quello utilizzato per la parte frontale e le maniche.
Quest'ultime presentano delle sostanziose toppe sui gomiti e terminano con asole e polsini a clip come una tradizionale camicia in jeans.
Le due tasche sul petto sono molto comode e sicure, inoltre, quella di destra (riportante il logo), presenta una sotto tasca con chiusura a zip.
Infine, tutti i bottoni presentano una doppia chiusura, ovvero, la classica clip e (in corrispondenza) una chiusura in velcro in modo da decidere se chiuderla propriamente oppure "semichiuderla" in stile slopestyle rider o Canadian style!!!
Forse, questa recensione vi sembrerà tardiva. Perché scrivere di una camicia proprio in primavera? In realtà è un capo a mio parere multistagione. In inverno si è a posto se lo si indossa con sotto una maglia termica, in primavera se lo si porta con sotto una t-shirt.
Concludendo, lo ritengo un ottimo acquisto, un indumento bello, funzionale e duraturo. 
Lo consiglio vivamente.
Se vi interessa lo trovate a prezzi scontati da GIANGIS BIKE.
Alpinestar è distribuita da DSB.

lunedì 19 marzo 2018

TEST: ONE UP COMPOSITE PEDALS

I pedali in composito, ovvero, quelli comunemente detti "in plastica", sono comparsi sul mercato come copie di modelli molto più pregiati da diversi anni, almeno una decina. Ricordo ancora i Fireeye da me importati con FashionAndBikes. 
Fondamentale quando si tratta di questi articoli è mettere da parte i preconcetti. Attualmente esistono diversi marchi (RaceFace, HT, Funn, ecc. ecc.) che li producono. Sostanzialmente le differenze rispetto ai modelli di maggior pregio stanno nel materiale e nelle lavorazioni (ovviamente), nei componenti di rotazione (cuscinetti) e nei pin (diverso è il metodo di installazione). Se date un occhio ai marchi presenti sul mercato, noterete come negli aspetti descritti tutti tendono a somigliarsi. Ciò premesso, non sono giocattoli, sono veri e propri  complementi delle bicicletta, con determinate caratteristiche (prima fra tutte il peso) che possono farli preferire a quelli tradizionali.
Il test ha per oggetto il pedale OneUp Composite.
La scelta è ricaduta su questa marca solo ed unicamente perché è il modello che offre una piattaforma più larga rispetto alla concorrenza (115x110), criterio di scelta fondamentale quando si calza un numero di piede dal 43 in su.
Ciò di cosa è indice? Ripetendo quello poc'anzi scritto, che questi prodotti si assomigliano un poco tutti e le differenze di prezzo da marchio a marchio non hanno molto senso, motivo per cui (una volta che avete chiaro le vostre esigenze) vi consiglio di scegliere il più conveniente.
Questo pedale si presenta molto leggero (355 gr la coppia), solido nell'aspetto e con 10 pin per lato.
I pin in realtà sono delle viti che si avvitano in un piccolo bulloncino
esagonale affondato nel corpo del pedale, caratteristica comune a quelli di tutti gli altri marchi.
La zigrinatura sulla superficie di appoggio (analoga al modello maggiore) ricorda molto quella presente sui pedali Hope e permette un ottima presa in condizioni molto fangose (come quelle di questi giorni), caratteristica da non sottovalutare nella scelta.
La rotazione è perfetta, omogenea e silenziosa anche dopo fango e pioggia.
Il profilo è basso e da un ottimo feeling con la bicicletta.

Il grip testato sia con scarpe FiveTen che Afton è ottimo.
Trovo che questo pedale sia un ottimo prodotto, anzi, super.
Lo consiglio? Ad un prezzo che si aggira sui € 40, lo consiglio vivamente.
E' un ottimo pedale, bello e funzionale...ovviamente tra quelli in "plastica".

mercoledì 28 febbraio 2018

TECNOLOGIA: COSA MANCA ALLA MTB DEL PRESENTE?

La prima risposta che molti potrebbero dare è: "niente, l'importante è pedalare".
Se in parte tale affermazione rimane un caposaldo della bicicletta, è altrettanto vero che la tecnologia è in costante evoluzione e dagli anni 70/80 ad oggi sono molteplici le innovazioni che hanno portato benefici al riding in senso stretto.
Penso ai freni a disco, ai tubeless, ai pedali spd, al perfezionamento dei sistemi cambio.
Accanto a dette innovazioni, ci sono state molte "bufale", molti accessori, nuovi standard, misure, geometrie ecc. ecc., dettate più da un esigenza di muovere il mercato che non da altro.
Partendo da tali riflessioni mi è sorta spontanea la domanda di questo post. Una domanda non da poco, dal momento che azzeccare la giusta esigenza dell'utente finale potrebbe determinare la fortuna di un azienda.
Quindi, analizzando il mercato, ho notato come in questo momento la facciano da padrone due "filoni di ricerca"; quello sui sistemi "antiforatura" (che taluno vuole non si appellino così) e quello sull'elettronica applicata alla bici (cambio, motori, smartcontrol).
In merito, i "salsicciotti" ritengo che realmente siano un prodotto che aggiunge qualcosa, un plus, alla mtb. Penso alla possibilità che offrono di concludere un uscita senza perdere tempo a riparare la foratura, o addirittura concludere una gara. Tuttavia una reale innovazione non lo è!!!! Già negli anni 90 alcuni fornitori di gomme in wc dotavano i loro atleti di sistemi analoghi (di certo non così raffinati). Pensiamo poi alle mousse: da quanto tempo si usano sulle moto???
Sul fronte dell'elettronica  applicata  alla bici, ciò che mi incuriosisce è la tendenza di applicare il wireless al cambio. Beh...dai è una figata!!!! Tutto elettronico, display, quel suono zzz zzz e la cambiata è fatta. Bellissimo. MA SERVE? Ad oggi non riesco a comprendere quali siano i benefici sui tradizionali guaine e cavi. Non credo sia il peso. Non credo possa essere la perfezione della cambiata (catena, pignoni, cambio, corona sono sempre gli stessi). Insomma, a parere mio oltre all'essere figo il sistema wireless da ben poco, E' UN QUALCOSA CHE NON MANCA. Ovviamente è una mia opinione e ben vengano pareri opposti.
Essendo però appassionato di elettronica ho però pensato a quale apparato potrebbe essere applicata e da qui la mia idea: sarebbe bello controllare in modo remoto la pressione delle gomme!!! Quante volte durante un uscita ci fermiamo per sgonfiare le gomme oppure rigonfiarle?
E' possibile una innovazione del genere? Forse si. I cerchioni potrebbero diventare delle camere per una riserva d'aria, i mozzi o i perni o il telaio contenere l'elettronica, la gestione della quantità d'aria essere affidata a qualche valvola.
Servirebbe? Secondo me si.
Secondo voi?
Cosa manca alla mtb del presente?

giovedì 22 febbraio 2018

AFTON KEEGAN: NUOVO RIFERIMENTO PER I FLAT? FORSE SI


In generale, amo le scarpe. Di tutti i tipi, dalle classiche alle sneaker. Tale mania mi porta spesso a sperimentare le novità in ambito mtb. Ovviamente, in tale ambito posso esprimermi per ciò che riguarda le scarpe per pedali flat, utilizzando questi sia per dh/am, sia per bmx.
Ebbene, negli anni ho testato diversi marchi e onestamente mai nessuna calzatura è risultata avvicinarsi allo standard qualitativo delle Fiveten che, per me come per molti, sono il punto di riferimento per gli utilizzi sopra citati.
Utilizzo le 5.10 (impact low) da anni, ancor prima della loro comparsa in Italia. Sulle loro qualità c'è ben poco da dire: una suola che letteralmente si attacca ai flat (anche se sono scarsi), costruzione molto robusta (in realtà le recenti produzioni sono molto meno durature delle precedenti), pianta bella larga e rinforzi nelle zone critiche. Un must!!!!
Ciò premesso, sarà per l'età che avanza o per la diversità delle mie esigenze nell'andare in bici o più semplicemente perché mi sono stufato di avere ai piedi sempre lo stesso modello di scarpa...sarà per tutte queste ragioni che le 5.10 un po mi hanno stufato.
Quale valida alternativa?
Tra tutte le marche presenti sul mercato l'unica che mi ha realmente incuriosito è stata Afton, marchio distribuito  in Italia dal 2017 da Dsb.
Per capire da cosa nasca il mio interesse è doveroso spiegare cosa stavo cercando, ovvero:
- una scarpa con un grip eccezionale (pari alle 5.10);
- una scarpa poco ingombrante;
- una scarpa leggera;
- una scarpa avvolgente e rigida nei punti giusti.
Leggendo le specifiche tecniche ed un po di recensioni la Afton Keegan sembrava facesse per me e grazie a Dsb posso scrivere questa recensione.

ASPETTO E CARATTERISTICHE

Le Keegan hanno un aspetto che si avvicina molto ad una scarpa da bmx o skate (una Vans per intenderci). Esteticamente sono molto gradevoli e ciò che balza immediatamente all'occhio sono gli ingombri nettamente ridotti rispetto alle 5.10. La suola è realizzata in una gomma brevettata denominata Intact Rubber con una composizione di 60 shore A e anch'essa ricorda molto nella travatura la waffle sole di Vans. Sono bene areate, molto leggere ed hanno la punta rinforzata con una "nastratura" in PU. Da ultimo, ma non meno importante, la soletta si può rimuovere per facilitare la pulizia o l'asciugatura della scarpa ed è realizzata con una schiuma che favorisce l'assorbimento delle vibrazioni.



COME VANNO

Leggerezza e vestibilità.
Per testare queste scarpe sono partito da un problema che pativo molto con le 5.10, ovvero, affaticamento della caviglia dovuto alla semplice calzata. Per verificare questo punto ed avere un termine di paragone ho indossato le scarpe da un paio d'ore prima della sessione di riding ad un ora successiva alla conclusione, per un totale di cinque ore nelle quali ho guidato, pedalato e camminato.
Sotto tale aspetto la scarpa si è rivelata fenomenale. Sembra di avere ai piedi una normale sneaker è realmente molto comoda e leggera. Non da alcun problema di affaticamento o appesantimento delle articolazioni.
Le Keegan, sono meno cicciotte delle concorrenti e vestono in modo sensibilmente differente. Anche in questo caso il fitting è simile a quello di una sneaker, quindi, una mezza taglia in più rispetto alla calzata classica.
Secondo aspetto del test: rigidità e sensibilità. 
Dal mio punto di vista, un problema riscontrato con le 5.10 come con altre marche, è dato dalla scarsa sensibilità sul pedale. Talvolta, troppo materiale tra piede e pedale fa si che molta della forza di spinta si disperda provocando un maggiore affaticamento ed addirittura un intorpidimento del piede.
Oltre ad una suola troppo alta e gommosa, la mia esperienza mi porta a dire che ciò dipenda anche da una scarsa rigidità della stessa nella zona di appoggio con il pedale.
Questa problematica, se in parte è trascurabile nel dh, diventa evidente nell'allmountain e ancor di più nel bmx.
In merito, sottolineo piacevolmente come la Keegan presenti una suola con una tramatura molto più fitta nella zona del metatarso che conferisce una ottima rigidità ed impedisce eccessive flessioni laterali del piede.

Ciò è sicuramente dato dal fatto che la scarpa veste molto bene ed è mediamente più avvolgente delle concorrenti.
Il grip.
Esteticamente sono molto belle (a mio parere), ben realizzate. Sono comode e leggere. Funzionano bene anche per pedalare. Resta da verificare un punto: il grip. Questo aspetto, per me è fondamentale quando si tratta di una scarpa per flat. Mi è capitato più volte di accantonare scarpe con belle e innovative qualità che però non avevano il grip desiderato.
Intendiamoci: per me il grip deve essere pari a quello delle 5.10.
Signori posso dire ad alta voce che il grip è ECCEZIONALE.
Vanno veramente bene, non perdi mai il pedale, sui tratti sconnessi, sui salti, in salita il piede è fermo, ben avvolto in una calzata comoda.

CONCLUSIONE
Volete o dovete cambiare le vostre scarpe o provare qualcosa di nuovo e differente? Personalmente ve le consiglio e dal momento che questa recensione come tutte le altre non è una marchetta (vedi recensione sulle scarpe Shimano) ma una raccolta di impressioni da chi i prodotti li usa e li critica, potete credermi.
Difetti riscontrati: uno si!!!! Dal mio punto di vista per essere da 10 e lode queste scarpe dovrebbero avere una zona più alta nei pressi della caviglia, magari una versione mid sarebbe ancora più funzionale per il dh.
Vi consiglio di effettuare l'acquisto presso un negozio, magari dall'amico GIANGIS BIKE, dal momento che la vestibilità è differente dalle altre scarpe destinate a DH/AM/BMX e molto più simile a quella di una sneaker.
Personalmente, le ritengo papabili a diventare un nuovo riferimento in ambito gravity, magari per coloro che amano un po staccarsi dalla massa.
Le scarpe Afton hanno un prezzo di € 99.00



mercoledì 17 maggio 2017

MR WOLF IS HERE!!!!!!! PRIMO "IMPATTO" CON IL BANGER (TOUCH&GO REVIEW)



Sabato 13 maggio ho avuto la fortuna di provare per un breve test uno dei prodotti (o meglio accessori bici) più interessanti del momento, ovvero, Banger di Mr. Wolf.
Di questo prodotto ho già fatto cenno nel precedente post.
Molto superficialmente e sommariamente può essere definito un sistema antiforatura  da inserire all'interno di tutti i cerchi tubeless o tubeless ready.
In realtà è molto di più, stando a quello che Mr.Wolf dice.
Ebbene quale miglior modo di scoprire come è guidare con e senza Banger se non provando due biciclette identiche una con e l'altra senza?????
L'occasione è arrivata con il test di due super e-bike; la Moustache Samedi Race 6, 27,5+ equipaggiata con Banger anteriore e la Moustache Samedi Race 9, 27,5+ senza Banger.
Apro una parentesi per dirvi che prossimamente potrete leggere un ampio test su queste bici ed ovviamente ringrazio Andrea Liberini e ebikestorebrescia.it per la disponibilità.
Essendo stato un breve test, svoltosi comunque con tutti i criteri probatori necessari, posso parlarvi delle sensazioni percepite, di ciò che mi è immediatamente arrivato.
Credo che, in fondo, queste sensazioni rappresentino ciò che a noi biker interessi veramente...di certo molto più di lunghe brodaglie su riviste patinate.
Quindi ecco a voi il mio breve resoconto:
  • salita tecnica e viscida; credo di non essere l'unico che con il 27,5+ debba prendere inizialmente un po di confidenza, soprattutto in salita. Ciò che ho riscontrato in questo standard è una iniziale difficoltà nel mantenere una traiettoria. Con il Banger, ho girato ad una pressione di 0,98 BAR e immediatamente ho percepito un anteriore con un comportamento più sincero e sorprendentemente senza alcuna significativa flessione laterale della copertura che, a mio parere, lavora (grippa) con un valore prossimo al 100%.
  • Discesa tecnica viscida; Banger da una risposta eccezionale sia a livello di assorbimento degli urti (mi sono divertito a prendere tutte le pietre che incontravo), sia a livello di grip e mantenimento della traiettoria. La differenza con la ruota senza Banger è molto marcata e totale.
  • Discesa scorrevole; su questo settore Banger conferisce una sorprendente stabilità. Rende la guida più sicura perdonando molti errori e permette di giocare e osare molto di più con la propria bicicletta.
Mi limito a riportarvi queste brevi righe che, ripeto, sono le immediate sensazioni che ho provato e che credo che ognuno di voi possa immediatamente percepire.
Aggiungo che a mio parere e per quel poco che ho provato, il Banger è un qualcosa che arricchisce la guida dei biker di qualsiasi livello.
Ovviamente, è necessario e opportuno un test vero e proprio quando il prodotto sarà definitivo e immesso sul mercato.
Tuttavia, maggiori delucidazioni le ha date Mr. Wolf stesso, che si è recato da ebikestorebrescia.it .
Qui potete godervi il videoMRWOLF DA EBIKESTORE
Vi ricordo che se volete approfondire la conoscenza tecnica del Banger basta recarsi sul sito di MR WOLF, oppure contattare ebikestorebrescia.it primo rivenditore ufficiale di Banger.